Il Duomo di Casertavecchia e il suo campanile
Con il dominio dei Borboni nell’Italia meridionale e la costruzione della Reggia, il nuovo centro di ogni attività diviene Caserta. Per forza di cose gli abitanti della vecchia cittadina di Casertavecchia dovettero spostarsi in pianura. A ricordo dello splendido passato che fu restano il Duomo, il campanile, i resti del castello e le strade all’interno del Borgo. Queste sono infatti in stile siculo-normanno. Numerose sono le testimonianze artistiche e culturali che sottolineano l’importanza del Borgo.
La struttura del Duomo di Casertavecchia
Il Duomo di Casertavecchia è il frutto degli intrecci di diversi linguaggi artistici dovuti a restauri e rifacimenti che si sono susseguiti nel corso dei secoli. I lavori di costruzione del Duomo iniziarono nel 1129, sotto l’episcopato di Rainulfo, per terminare con il Vescovo Giovanni I (1137-1164). Ciò è desumibile dalle scritte poste sul portale destro, sinistro e centrale del Duomo.
L’impostazione formale risale all’epoca medievale. La chiesa ha una pianta a forma di croce latina, che ne risalta la suddivisione in due corpi principali. Ha due ingressi posti sui due lati, uno ad ovest che immette in piazza Vescovado e che funge da sagrato, e uno a sud dove si snoda la strada che attraversa il campanile. La facciata della chiesa rivolta ad est ha uno schema riconducibile a quello delle basiliche lombarde. Sono infatti presenti tre portali e una navata centrale che si eleva sulle minori per circa otto metri.
La parte frontale della navata principale è decorata in alto con sei colonne di marmo bianco, sovrastate da archi acuti interlacciati, che richiamano uno stile del secolo XII. Sopra il portale di sinistra si apre una finestra ad arco, tutta rivestita di marmo bianco. Molto probabilmente doveva essere uguale anche sul portale di destra. Tuttavia l’unica apertura che è attualmente visibile è un oculo che quasi certamente sostituì la finestra in circostanze attualmente non chiare.
La parte frontale del Duomo di Casertavecchia è realizzata con tufo lavico al cui interno corre un fregio ad intarsio con motivi a losanghe. È interamente decorata con animali e motivi floreali tipici della produzione artigianale medievale che simboleggiavano la fede in Cristo. Sopra il portale centrale è possibile vedere un finestrone scolpito. Il portale centrale è realizzato invece da un arco variamente scolpito che poggia su leoni per metà sporgenti. Anche le pareti delle navate laterali sono realizzate in tufo lavico ed hanno un analogo fregio con motivi ad intarsio che corre lungo la parete. Anche qui si aprono altre finestre rivestite in marmo bianco ed è presente la porta laterale del Duomo che ha la stessa fattura degli altri tre portali sulla facciata principale.
Il campanile
Il campanile fu costruito 81 anni più tardi, nel 1234, dal Vescovo Andrea come risulta dalla lapide posta sul lato sinistro che guarda la chiesa. Esso poggia su una base quadrata ed è sostenuto da un arco leggermente acuto a cavallo della strada. È alto 32 metri, largo 8 metri e ha 5 piani decorati con le bifore. Al quarto piano, sopra la bifora a nord, c’è una figura umana intera con un colombo in mano, ad ovest la testa di un uomo, a sud un’altra testa e per finire ad est una testa barbuta. Le quattro campane con sopra alcune scritte sono disposte in numero di due per piano. Precisamente le due più grandi sono poste al secondo piano, mentre la terza e la quarta sono collocate al terzo.