Roccamonfina, un museo racconta le Storie del passato
Da un progetto avviato nel 2016 nasce il Museo Storico di Roccamonfina – Una Storia da Raccontare. Un gruppo di appassionati giovani roccani, dopo aver condotto lunghe e difficili ricerche, è riuscito a realizzare il sogno di donare alla città un luogo in cui ricordare i fatti storici avvenuti sul territorio di Roccamonfina durante i conflitti mondiali. Il progetto è realizzato grazie a donazioni di oggetti, fotografie e raccolte di testimonianze che hanno permesso di ricostruire gli eventi. Anni dedicati a raccogliere pezzi di storia che racchiudono quelle dei tanti giovani costretti a combattere battaglie rischiando quotidianamente la propria vita. Di quel passato che sembra lontano, ma la cui drammaticità non può e non deve essere dimenticata. Oggi più che mai occorre ricordare e riconoscere gli errori commessi per evitare di ripeterli.
Il Museo nasce innanzitutto con lo scopo di ricostruire e raccontare in modo dettagliato gli eventi bellici avvenuti sul territorio. All’interno del Museo sarà infatti possibile visitare le esposizioni sugli oggetti relativi all’equipaggiamento in dotazione alle truppe di varia nazionalità di stanza sul territorio durante la Seconda Guerra Mondiale.
Le storie dei soldati raccontate nel Museo storico di Roccamonfina
«Saranno esposti nel Museo anche accessori personali che i militari – scaramanticamente o per alleviare la mancanza dei propri cari – sovente portavano con sè. Il 90% del materiale è stato ritrovato personalmente dai soci. La restante parte deriva da privati particolarmente entusiasmati dall’iniziativa che portiamo avanti da ormai 7 anni», spiega Valerio Buco dell’associazione Una storia da raccontare . Conoscendo il lato umano di chi ha combattuto, i visitatori potranno comprendere gli impatti che la guerra ha sugli individui. Un tentativo di ricostruire una memoria storica collettiva capace di influenzare positivamente le scelte individuali, orientandole verso modelli improntati al rispetto della diversità e alla pace tra popoli.
«Sarà possibile – prosegue Valerio Buco – visionare il materiale fotografico e cartaceo presente. Ci riserviamo per il futuro ricostruzioni statiche e allestimenti multimediali particolari, nonchè la trasmissione di interviste effettuate negli anni addietro ad anziani di Roccamonfina, tra cui anche alcuni ex deportati nei campi di concentramento».
Le esposizioni riguarderanno principalmente la Seconda Guerra Mondiale, ma sarà possibile visionare anche reperti risalenti al periodo fascista e al periodo della prima guerra.
Il museo non avrà costi di ingresso e sarà aperto il sabato e la domenica pomeriggio. La prenotazione sarà necessaria soltanto per gruppi e/o visite organizzate al di fuori dei giorni di apertura.