Maxi blitz anti droga ai Palazzi Grimaldi di Castel Volturno
Nella mattinata di ieri 5 ottobre 2021, nella provincia di Caserta, i Carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta di questa Procura della Repubblica. L’ordinanza è emessa nei confronti di dieci persone ritenute responsabili, a vario titolo, di illecita detenzione e cessione di sostanze stupefacenti.
Il provvedimento cautelare costituisce l’esito di un’artico1ata attività investigativa, diretta dalla Procura e condotta dalla Stazione di Grazzanise tra il settembre 2019 ed il febbraio 2020. L’indagine fu svolta mediante intercettazioni telefoniche, acquisizione di tabulati telefonici, servizi di osservazione, pedinamento e controllo, assunzione delle dichiarazioni di acquirenti, nonché servizi di riscontro, anche a seguito di perquisizioni domiciliari e personali.
Le indagini preliminari hanno consentito l’accertamento di un allarmante fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti a Castel Volturno, nei pressi dei cd. Palazzi Grimaldi, luogo abitualmente frequentato da tossicodipendenti.
In particolare, si è giunti all’identificazione di dodici soggetti, italiani ed extra comunitari, coinvolti nell’attività di spaccio di cocaina, eroina, hashish e marijuana, nonché all’accertamento di circa duecento episodi di cessione.
Nel corso delle indagini sono stati sequestrati circa 360 grammi di sostanza stupefacente di diversa tipologia.
Nel corso dell’esecuzione dell’ordinanza applicativa delle misure cautelari è stata eseguita una perquisizione all’interno dei cd. Palazzi Grimaldi – immobile già sottoposto a sequestro nell’anno 2019 – che ha portato all’identificazione di sei persone tra cui una donna di nazionalità italiana e cinque extracomunitari irregolari sul territorio nazionale, che sono stati denunciati per il delitto di violazione di sigilli.
Sono state eseguite sei misure cautelari applicative della custodia in carcere nei confronti degli indagati, tra cui un extracomunitario latitante dall’anno 2019, e due misure cautelari applicative degli arresti domiciliari.