Allevatore denunciato a Pietramelara per gestione irregolare rifiuti
A Pietramelara i militari della Stazione Carabinieri Forestale in questo periodo hanno intensificato le attività di controllo. In modo particolare si sono concentrati sugli allevamenti zootecnici presenti sul territorio comunale e nelle zone limitrofe.
Proprio in occasione di uno di questi controlli i militari hanno deferito in stato di libertà il titolare di un importante allevamento bufalino con stalla dislocata alla località Pantano-Sferracavalli, a ridosso dei comuni di Pietramelara e Pietravairano. L’allevamento ha una consistenza di oltre 300 capi. Qui i militari hanno accertato la gestione degli effluenti zootecnici prodotti dall’azienda senza regolare comunicazione all’Autorità competente poiché quella posseduta era già scaduta. I militari contestano quindi il reato di utilizzazione agronomica al di fuori dei casi e delle procedure di cui alla normativa vigente.
Il danno ambientale provocato da smaltimento irregolare
Tale attività del Reparto è da inquadrarsi in un contesto più ampio legato al contrasto delle forme di inquinamento delle acque superficiali e sotterranee. Queste sono in gran parte riconducibili, nel territorio della provincia di Caserta, alla irregolare o illecita gestione degli effluenti zootecnici. Qui è infatti presente un elevato numero di capi.
I problemi ambientali conseguenti all’uso non corretto dei reflui zootecnici sono notevoli. Se si supera la capacità di assorbimento da parte del suolo sono elevati gli apporti in termini di azoto e di sostanza organica biodegradabile. Essi si manifestano con il passaggio dei reflui nelle acque superficiali, attraverso l’immissione diretta o il dilavamento nella falda freatica.
Questo tipo di inquinamento va a provocare danni all’aria, con emissione di cattivi odori e di ammoniaca, e al suolo, con accumulo nel terreno di fosforo. Inoltre i residui intaccano anche le acque superficiali e di falda. Si verifica infatti il rilascio di nutrienti solubili in eccesso, in particolare di nitrati, con possibile compromissione della potabilità, riduzione del tenore di ossigeno disciolto nell’acqua e incremento di microrganismi patogeni.