Lo zaino sul treno, video ufficiale del singolo di Erica Mou
«Siamo case di carta mentre il tavolo balla»: con queste parole inizia Lo zaino sul treno. Il brano è il primo singolo rilasciato del nuovo album di Erica Mou, Nature.
Lo zaino sul treno è la negazione dell’affetto, l’autodifesa in una educazione sentimentale che fa troppa paura. «Orologi fermati per rischiare di meno e avere ragione due volte in un giorno»
La caducità degli affetti e delle relazioni è descritta in un’analogia con il reso dei vestiti acquistati e di cui non siamo soddisfatti. «Cartellini ai vestiti per poterci cambiare/Usiamoci poco e mostriamoci molto»
La canzone chiude con un importante passaggio su quanto spesso si finisca per essere i veri antagonisti di sé stessi. «Siamo lacci di scarpe, inciampiamo in noi stessi». Il richiamo alle scarpe peraltro non è nuovo nei testi di Erica Mou. Nel brano Oltre rappresentavano la solidità e il mezzo attraverso il quale salvarsi dall’oblio dei principi imposti («Scarpe asciutte per non scivolare su questa strada sporca di principi scelti male»). Ne Lo zaino sul treno l’immagine è diametralmente opposta.
Il brano è però anche un invito a lasciarsi andare e ad amare. Ma è soprattutto una esortazione a recuperare la fragilità che ci rende umani, a correre veloci per recuperare il cuore lasciato in uno zaino dimenticato sul treno.
«Questo brano – spiega la cantautrice – racconta di una cosa molto comune che facciamo. Crediamo spesso che una vita senza sentimenti sia una vita con minore sofferenza. E questo non è vero mai. L’uomo rispetto a tutti gli altri elementi della natura una cosa sa fare meglio: amare. Spesso non lo facciamo, tanto da dimenticare incustodita la parte più fragile di noi ma anche la più vitale e più preziosa».