Ginny & Georgia, non solo rapporto madre-figlia
Ginny & Georgia è una serie tv targata Netflix. Le puntate, della durata di 50 min circa, raccontano la vita di Georgia e dei suoi due figli.
Georgia, a seguito della morte del suo secondo marito, decide di trasferirsi in una ricca comunità del Massachusetts. È intenzionata a ricominciare da capo, insieme a Ginny ed Austin. Sua figlia, Ginny, è nata quando Georgia aveva soltanto 15 anni. Proprio tenendo conto della centralità del rapporto madre-figlia, molti appassionati di serie tv hanno visto in Ginny & Georgia la versione moderna di Una mamma per amica. Ma si può dire che probabilmente l’unico aspetto che ricorda le Girlmor Girls è l’ambientazione cittadina.
Ciò che Ginny & Georgia realizza non si può limitare al semplice racconto delle difficili dinamiche tra una giovane madre e la figlia adolescente. Nel corso della stagione si intuisce che Georgia può vantare un passato ricco di attività illegali. La protagonista tenterà di coprire le tracce di queste azioni, conferendo alla serie quel movimento necessario a non rendere la trama eccessivamente piatta.
Una trama che, a dire il vero, rende Ginny & Georgia una serie tv di genere ibrido. Un thriller quando si tratta delle avventure legate al passato di Ginny, per poi divenire un teen drama quando Ginny inizia a stringere i primi legami nella sua nuova scuola e quando si cimenta in pratiche di autolesionismo. Ma la trama è fortemente influenzata anche dai legami sentimentali costruiti dalle due protagoniste, donando alla trama le caratteristiche della commedia romantica.
In Ginny & Georgia non ritroviamo soltanto Una mamma per amica, quindi, ma anche Desperate Housewives, Le regole del delitto perfetto ed Euphoria.
La descrizione di Ginny & Georgia non può fare a meno del confronto con altre serie TV. Sebbene la trama sia variegata, infatti, i passaggi tra l’uno e l’altro elemento non sembrano essere concepiti in modo impeccabile, tanto che spesso risulta difficile prevedere ciò che accadrà nella scena successiva.
La nota negativa è che si tratta di un mix imprevedibile di tanti generi. Ciò trasmette l’idea di trovarsi sempre di fronte a una serie diversa. Colpa probabilmente della poca coerenza tra le scene e della carenza di spiegazioni. In sostanza lo spettacolo è irregolare e troppo lungo, che raggiunge l’ultimo episodio con non poche difficoltà.
Al di là di questi problemi strutturali, Ginny & Georgia offre molti spunti narrativi che trascinano lo spettatore durante gli episodi.
Ginny
Senza particolari difficoltà Ginny riesce a entrare a far parte di un affiatato gruppo di amici. Le dinamiche del gruppo sono coerenti con quelle reali, tra incontri, litigi, tradimenti e momenti di condivisione.
Sono proprio le scene di rottura a rendere avvincente la narrazione. In particolare quando l’attenzione si concentra sul disagio vissuto da Ginny per essere l’unica ragazza nera del gruppo.
Georgia
Georgia è un personaggio che respinge costantemente le accuse di essere una cattiva madre. A muoverle tali rimproveri sono sia le altre madri presenti in città, sia i suoi partner, i suoi figli e le altre figure del passato. Ma probabilmente anche molti di noi potrebbero sostenere che in effetti Georgia sia una cattiva madre.
Georgia, nel tentativo di proteggerla, nasconde le cose a sua figlia e questo avrà delle conseguenze. Austin, il figlio maschio di Georgia, accoltella un compagno di classe ma sua madre se ne accorge a malapena. Ovviamente nel corso della serie non emerge mai il favore o l’ostilità verso. La sensazione cambia a seconda della narrazione e di chi sia la vittima in quel momento danneggiata da Georgia nel tentativo di salvare la sua famiglia.
Ginny & Georgia può anche essere stato concepito in modo non convincente e risultare a tratti eccessivo. Ma come negli snack-mix, il contenuto è talmente vario che non può non funzionare.