Aggressioni a Baia Domizia. La denuncia: alcolici a minori
Dopo aver mostrato negli scorsi giorni il danneggiamento di una vetrina, ad essere immortalata questa volta è una delle diverse aggressioni avvenute a Baia Domizia tra un gruppo di circa 20 ragazzi e un gruppo più piccolo.
Le immagini delle telecamere di videosorveglianza posizionate nel Centro Negozi continuano a mostrare il degrado in cui versa la località turistica.
Ad avere la peggio sono stati due giovani che, una volta accerchiati, sono stati colpiti alla testa con calci e pugni. Nonostante la violenza però non si registrano feriti gravi. Tuttavia l’episodio, per altro non isolato, ha riacceso la polemica. La denuncia che arriva da commercianti e residenti è rivolta ad alcune attività presenti nella località turistica. Incuranti delle normative, i gestori di alcuni bar somministrerebbero bevande alcoliche anche ai più giovani. Tra l’altro il fatto che in questa occasione non si siano verificati ferimenti gravi è stata soltanto una questione di fortuna. Nel video delle telecamere di sorveglianza infatti si vede chiaramente come nel corso della lite diversi ragazzi finiscano contro le vetrine del Centro Negozi. Cosa sarebbe accaduto se una di queste fosse andata in frantumi?
Necessari più controlli per evitare aggressioni a Baia Domizia
Nonostante i proclama delle amministrazioni di Sessa Aurunca e Cellole il problema della sicurezza in Baia Domizia resta irrisolto e siamo ormai giunti al termine della stagione estiva.
Soprattutto nelle giornate in cui si sono registrate il maggior numero di presenze gli episodi di violenza sono stati all’ordine del giorno. Davvero era così difficile gestire meglio la situazione chiedendo la presenza costante delle forze dell’ordine in loco? Non è possibile che si debba quotidianamente raccontare la cronaca di Baia Domizia a causa dell’assenza di sicurezza, mentre le amministrazioni locali si limitano a puntare il dito contro la carenza di agenti.
A Baia Domizia urgono maggiori e più capillari controlli, non soltanto per quanto riguarda il rispetto delle normative anticovid – che comunque gran parte delle attività commerciali non osserva – ma anche per quanto concerne la somministrazione di bevande alcoliche che spesso avviene in favore di minori e di persone in stato di alterazione.